VIOLENZA IN FAMIGLIA: FENOMENO SOMMERSO DA FERMARE

Quante volte abbiamo sognato di incontrare il principe azzurro, di avere una fantastica storia d’amore come quella dei film, avere l’abito bianco innanzi all’altare…molte storie vanno davvero in questo modo, non temete, ma, purtroppo alcune di queste hanno finali diversi, inaspettati, imprevedibili, violenti.

Stupro, Violenza Sessuale, Femminicidio: termini ormai semplicisticamente proposti dai media che non ci rendiamo nemmeno più conto dell’emergenza che si è venuta a creare. Sono termini ormai entrati, purtroppo, prepotentemente nel nostro vocabolario quotidiano, argomenti ordinari di cui parlare per fare una semplice conversazione. Oppure termini di cui non parlare affatto, come se non ci riguardassero, come se fossero completamente estranei alla nostra esistenza, quasi non esistessero. Ma chi subisce tali azioni, non li vede come semplici termini. La violenza domestica è un fenomeno che è sempre  esistito, non è una “moda” come ci fanno credere i media: essi  non parlano quasi mai della vittima, se non nel momento della conoscenza del fatto, nel momento della prima notizia dell’accaduto, e dopo, scompare, quasi non esistesse più. L’attenzione, da quel momento in poi si concentra prevalentemente sull’autore del reato, che deve essere fermato, bersaglio di tutta la riprovazione sociale del pubblico. Ma la vera protagonista da proteggere e da sostenere è proprio la vittima, che viene abbandonata a sé stessa, dimenticata, quando, invece, non ha nessuna colpa per quello che sta succedendo. Tali avvenimenti potrebbero accadere a chiunque, a qualunque persona di qualunque età.

Molti di noi si chiedono perché queste donne non scappano dai loro aguzzini, perché continuano a rimanere impantanate in un rapporto morboso e malato, finendo in un tunnel senza uscita. Notiamo, in moltissimi casi, che, all’inizio della relazione violenta, la donna è convinta di poter tenere sotto controllo la situazione e chiede aiuto per problemi sanitari legati all’unico episodio violento, nascondendo, ovviamente, la vera causa di quella richiesta. Solo dopo il ripetersi di vari episodi di maltrattamento, la donna prende consapevolezza di una situazione che non può più controllare. Non può cambiare il comportamento del partner, ma può cambiare lei.

Il fenomeno della violenza domestica è un fenomeno globale, che non conosce confini geografici, e, purtroppo è diffuso in tutte le culture ed in ogni ambiente. Deve essere, quindi, affrontato con una prevenzione a tutto campo, mirata, soprattutto, a definire la violenza stessa.

Tale fenomeno, spesso, porta con sé l’idea che sia una faccenda privata, “i panni sporchi si lavano in famiglia”, e, quindi, in alcuni casi potrebbero mancare competenze e risorse: molte volte, è difficile comprendere questo meccanismo e dargli un nome, ed è difficile aiutare una vittima di violenza durante il percorso giudiziario, dalla denuncia all’abbandono dell’ambiente maltrattante.

Ovviamente, un fenomeno così complesso, non può essere ricondotto ad un’unica causa: i fattori scatenanti sono molteplici, interconnessi tra loro, che alla base, trovano una manifestazione di rapporti di forza storicamente squilibrati tra i sessi: questo ci fa comprendere, preliminarmente, sia la natura istituzionale che sociale del fenomeno in questione. Ma questo è solo un semplice articolo, e sarebbe troppo lungo e laborioso spiegare tutte le dinamiche che sottendono il fenomeno “violenza familiare” o “domestica” che dir si voglia.

In questi anni, comunque, molte cose sono state fatte per cercare di combattere questo anche dal punto legislativo, mirando, molto più che in passato, alla protezione della vittima, ma, al contempo anche all’aiuto offerto al maltrattante e al sostegno dei figli testimoni di violenze.

Dobbiamo studiare iniziative con l’intento di aiutare a dar voce alle donne che per troppo tempo sono state nel silenzio, soffocando il proprio dolore per violenze subite continuamente; a quelle donne che vogliono trovare la forza di prevenire situazioni che potrebbero degenerare sia in costanza di fidanzamento che di matrimonio. Speriamo che chi, fortunatamente non è vittima di questo fenomeno, possa aiutare le persone che lo sono in modo efficace, rivolgendosi alle autorità addette e alle associazioni presenti sul territorio.

È sempre necessario tener presente che stare nel silenzio potrebbe portare a conseguenze anche gravi e che non esistono scuse plausibili per la violenza, per gli abusi e per i silenzi: questa violenza non è una cosa destinata ad accadere, una situazione dalla quale è impossibile uscirne, ma la cosa importante è non esitare nel chiedere aiuto.

Usciamo dal silenzio, senza paura: chiedere aiuto, può aiutarci.

Scritto dalla volontaria Lara Vanni