C’era una volta, molto tempo fa, un giovane signore di nome Henry Dunant che viveva in Svizzera e lavorava in una banca a Ginevra.

C’era una volta, molto tempo fa, un giovane signore di nome Henry Dunant che viveva in Svizzera e lavorava in una banca a Ginevra.

Una mattina di fine Giugno Henry partì per un viaggio verso il nord Italia per incontrare il Re Napoleone III.


Una mattina di fine Giugno Henry partì per un viaggio verso il nord Italia per incontrare il Re Napoleone III.
Nel corso del suo viaggio, si ritrovò su un campo di battaglia con tantissime persone ferite, sole, bisognose di aiuto e di cure mediche.
Decise con l’aiuto di alcune signore e del parroco don Barzizza di creare un gruppo di soccorritori per aiutare i feriti, curandoli e aiutandoli a tornare dalle loro famiglie.

Nel corso del suo viaggio, si ritrovò su un campo di battaglia con tantissime persone ferite, sole, bisognose di aiuto e di cure mediche.
Decise con l’aiuto di alcune signore e del parroco don Barzizza di creare un gruppo di soccorritori per aiutare i feriti, curandoli e aiutandoli a tornare dalle loro famiglie.

Tornato a casa, in Svizzera, si ricordò del suo viaggio in Italia e decise di creare un associazione per sostenere tutte le persone bisognose di aiuto.
Il simbolo dell’associazione ispirato dalla bandiera del suo paese, la Svizzera, divenne una croce di colore rosso e l’associazione prese il nome di Croce Rossa.


Tornato a casa, in Svizzera, si ricordò del suo viaggio in Italia e decise di creare un associazione per sostenere tutte le persone bisognose di aiuto.
Il simbolo dell’associazione ispirato dalla bandiera del suo paese, la Svizzera, divenne una croce di colore rosso e l’associazione prese il nome di Croce Rossa.
Oggi la Croce Rossa la vediamo sulle ambulanze, per aiutare le persone che hanno un grave problema di salute.
Ma la troviamo anche nell’aiutare i più poveri e bisognosi, al fianco delle persone più colpite da alluvioni, terremoti, nell’inseganre la storia e il diritto umanitario a grandi e piccoli, nell’aiutare i giovani nella loro crescita e nel comunicare al mondo che se facciamo del bene ci sentiamo meglio e diventiamo tutti amici e felici.




A cura di Maria Vittoria
tratto dal libro del Comitato Provinciale di Trento